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Polonia e Bielorussia, i migranti sfondano il recinto. Escalation militare, l'ombra di Putin: "Russia potenza nucleare, attenti"

Situazione fuori controllo al confine tra Polonia e Bielorossia: d​​​​​​ue gruppi di migranti sono riusciti a sfondare il recinto entrando nel territorio dell'Unione europea. I profughi sono penetrati nell'area dei due villaggi di Krynki e Bialowieza. Oltre 50 arresti da parte delle autorità polacche, mentre cresce la tensione politica e militare tra Varsavia e Minks. Il governo polacco accusa il dittatore Lukashenko di essere "manovrato" da Vladimir Putin, interessato a destabilizzare l'Unione europea con la minaccia di una invasione di migranti dall'Asia. A sua volta Lukashenko accusa la Polonia di voler strumentalizzare l'emergenza per contrapporre la Bielorussia a Bruxelles e far rimediare all'ex stato sovietico nuove sanzioni. 

"Non ci inginocchieremo di fronte all'Unione Europea", ha avvertito il dittatore rivolgendosi direttamente alla comunità internazionale preoccupata da una escalation armata sul confine fra Bielorussia e Polonia dove sono accampate 4mila persone. "Sappiamo che se, Dio non voglia, commettiamo qualche errore, se falliamo, questo coinvolgerà immediatamente la Russia in questo vortice, e loro sono la più grande potenza nucleare. Non sono pazzo, capisco perfettamente a cosa può portare questo", ha aggiunto Lukashenko. Per la Polonia, che si rifiuta di aprire i confini, si tratta di "un attacco da parte del regime bielorusso" che mette a rischio la stabilità dell'Europa stessa.

 

 

 

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