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Bechis: Lo "spottone" del Corriere per il vi-NO di D'Alema, e Vespa ci resta male

Proprio nell'ultimo giorno di campagna elettorale referendaria il Corriere della Sera se ne esce con una pagina che fa da sorprendente spot a Massimo D'Alema. Non al politico che si è lanciato nella campagna per il No. O meglio, non solo al politico. Perché una pagina intera del quotidiano consiglia cosa brindare per festeggiare la domenica elettorale. E insieme a un Amarone di una imprenditrice veronese che si è schierata su Facebook per il sì, messo lì un po' a casaccio per rispettare la par condicio (l'Amarone non è vino da brindisi), ecco campeggiare una bottiglia di spumante rosè questa sì adatta ad alzare i calici in caso di vittoria del No: è il Nerosè che produce proprio D'Alema con la sua azienda La Madeleine. Non risultando una pagina pubblicitaria a pagamento, è quindi uno straordinario spot al vi-NO di D'Alema, che quindi sembra sceso in campo più che da "privato cittadino", come lui civettuolo dichiara, da sapiente imprenditore che sposa il suo vino con le scelte comunque di una buona metà di italiani. Lo spottone del Corriere al vi-NO crea già qualche invidia. Per sbaglio avevo confuso quel vino con quello che produce Bruno Vespa, e gli ho fatto i complimenti incontrandolo in uno studio televisivo: "Che magnifica azione promozionale sul Corriere hai fatto per il tuo vino!". Mi ha guardato stupito ed ho compreso l'equivoco: lo spumante che Vespa fa con i due figli è sì rosè come quello di D'Alema, ma si chiama NoiTre. Capito che il Corriere spinge il vino di D'Alema e non il suo, a Vespa è sparito il sorriso bonario, e credo che presto in Rcs se lo troveranno a reclamare la par condicio alcolica... di Franco Bechis

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