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Moggi: "La terza stella è sacrosanta"

Di ritorno dal deserto, Luciano Moggi torna a parlare della settimana calcistica, intervistato da Fabrizio Biasin, responsabile delle pagine sportive di Libero. L'ex dirigente della Juve è entusiasta per lo scudetto bianconero. "La terza stella sulla la maglia dimostrerà l'assurdità di Calciopoli. L'Inter ha approfittato di quel processo. Prima del 2006, se andava bene arrivava sesta o settima. Ci mancherebbe che avessero qualcosa da ridire: la terza stella è giusta. Ma in che rapporti è Moggi con la dirigenza della Vecchia Signora? "Ho sentito Marotta, Conte, Agnelli, ci siamo chiamati spesso quest'anno. Andrea era contento dei complimenti, ha messo a frutto l'esperienza che ha fatto con noi qualche anno fa. Ma giuro che io non ho dato una mano a questa Juve". Diffile crederci, anche se Luciano Moggi finge di essere fuori dal calcio: "Con Agnelli parlo di film, non di calcio. Domenica non vado alla festa, non mi hanno invitato". Sul fronte calciomercato, Moggi è convinto che alla Juve servano due giocatori di qualità per completare la rosa. Il Milan, invece, deve pensare a non perdere il suo fuoriclasse. "Ibra rimane al 100% anche se è arrabbiato. Il vero problema del Milan son stati gli infortuni. Io avrei tagliato qualche testa a Milan Lab. Non è possibile avere tanti infortuni muscolari".

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