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Danilo Toninelli, i deliri sulla riforma della giustizia: "Prima faceva schifo. Poi grazie a Conte e Bonafede...". Ma è serio?

La riforma sulla giustizia di Marta Cartabia? Per Danilo Toninelli è tutto merito del Movimento 5 Stelle. Proprio così, il senatore grillino intercettato dai giornalista ha detto chiaro e tondo: "Rifiuto che si parli di defezioni del M5S sulla riforma della giustizia. Prima della trattativa questa riforma era una schiforma, dopo la trattativa che ha visto il M5S compatto è diventata decente. Questo grazie a Conte, Bonafede, Sarti e a chi trattato per il Movimento".

Eppure di defezioni bisogna parlare visto che assenti alla Camera per il voto sono stati ben tredici pentastellati, mentre due hanno votato contro. E proprio su questi due si focalizza l'attenzione del leader in pectore (a breve ufficiale), Giuseppe Conte. L'ex premier, alla faccia della democrazia, non ha alcuna intenzione di farla passare liscia ai dissidenti, mettendo in conto nuove espulsioni. Non solo, perché di quello che era la riforma del precedente ministro della Giustizia ora non c'è neppure l'ombra.

Lo ha ammesso lo stesso Alfonso Bonafede, smentendo il collega: "Voglio essere chiaro. Oggi non c'è nessun trionfalismo per i risultati raggiunti: quello che viene votato non è il testo che avremmo voluto. Però, grazie al M5s guidato da Conte, e all’ascolto della ministra Marta Cartabia, abbiamo messo in sicurezza centinaia di migliaia di processi visto che, per tutti i reati, quindi compresi anche corruzione e reati ambientali, fino a dicembre 2024, sono stati raddoppiati i termini di durata massima dell’appello che può arrivare fino a 4 anni. Per i reati con l’aggravante mafiosa abbiamo triplicato il termine massimo a 6 anni". Insomma, nulla di cui il Movimento dovrebbe andare fiero. E pensare che Toninelli è convinto che "Conte è la persona giusta, non può che fare bene", ma se questo è l'inizio...

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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