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Venezia, inondazione devastante: si teme per la basilica di San Marco. Già due morti

Una marea devastante sta inondando Venezia: 187 centimetri di acqua hanno invaso calli, piazze, locali: è il dato più alto mai registrato dal 1966 quando arrivò a 190 centimetri e si attende con grande preoccupazione un'altra marea, intorno alle 10,20 di questa mattina 13 novembre. Intanto sale a due il bilancio dei morti di Pellestrina, dove sono saltate le pompe a protezione delle case. Un uomo di 78 anni è rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata, e un altro abitante dell'isola è stato trovato senza vita in casa. La "situazione è drammatica", scrive su Twitter il sindaco Luigi Brugnaro: "Sarà una lunga notte. L'acqua alta inizia a scendere. La paura di qualche ora fa ora lascia spazio alla conta dei primi danni", annunciava ieri sera. "Una marea a 187 cm è una ferita che lascia segni indelebili. Adesso il governo deve ascoltare". "Dichiareremo lo stato di calamità. Chiediamo al governo di aiutarci, i costi saranno alti. Questi sono gli effetti dei cambiamenti climatici. Il Mose va terminato presto.  Leggi anche: Marea record a Venezia, una tragedia: il video che spiega in modo plastico il dramma che vive la città / Guarda Nel pomeriggio di ieri 12 novembre, arrivata a quota 130 centimetri, l'acqua aveva già invaso gran parte di Piazza San Marco - uno dei punti più bassi della città - e ancora una volta non aveva risparmiato la Basilica di San Marco, "invadendo l'atrio con 70 centimetri d'acqua, che sicuramente produrranno danni ai materiali lapidei, mattoni e alle colonne dello storico edificio - spiega l'ingegnere Campostrini della Procuratoria di San Marco -. Noi abbiamo messo in atto un sistema di valvole e di pompe che protegge la basilica fino ad acque alte di 80 centimetri, ma poco possiamo contro acque alte di 130 centimetri e il problema è che sono previsti altri picchi nei prossimi giorni. Stiamo studiando un sistema che possa proteggere i muri e quindi gli intonaci e i mosaici anche con le acque alte eccezionali, ma c'è bisogno dell'intervento dello Stato".  

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