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Diabete, in Campania la Fand chiede la modifica del decreto regionale 87/2013

"Circa 400.000 pazienti diabetici campani rischiano di non avere un'assistenza sanitaria specialistica adeguata". E' questo l'allarme lanciato dal consigliere nazionale della Fand (Federazione Associazione Nazionale Diabetici), Fabiana Anastasio, che pur ritenendo in parte buona la gestione integrata della patologia diabetica introdotta con il decreto regionale numero 87 del 24/07/2013, ne contesta alcune sue parti. Il menzionato provvedimento emanato dal Governo Campano, avente ad oggetto l'approvazione dell'accordo integrativo regionale per la medicina generale, ha di fatto affidato i pazienti, in passato gestiti dagli specialisti in diabetologia, ai medici di base che a seconda delle complicanze riscontrate prescrivono loro le visite specialistiche necessarie. Nello stesso decreto 87 della Regione Campania viene, inoltre, introdotta la nuova categoria di pazienti diabetici con complicanze croniche stabilizzate che, stando ad uno studio scientifico condotto da medici esperti in materia, non esisterebbe. Infatti, secondo quanto affermato dai medici della AMD (Associazione Medici DIabetologici) e della SID (Società Italiana di Diabetologia), la definizione di "complicanze croniche stabilizzate" è inappropriata e potenzialmente causa di inerzia terapeutica, e comunque contraria alla caratteristica natura progressiva della malattia diabetica. Per questo motivo la Fand, l'Amd e la Sid hanno fatto fronte comune battendosi per ottenere la modifica del decreto, poiché la non corretta categorizzazione del paziente diabetico comporterebbe il rischio per circa 4000.000 pazienti di un aggravamento delle complicanze che la patologia diabetica comporta. di Cristiana Barone  

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