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Fukushima, acqua radioattiva in mare: "Le conseguenze per la salute"

Sono iniziate le operazioni di riversamento nell'Oceano Pacifico dell'acqua radioattiva contenuta nelle cisterne della centrale nucleare di Fukushima, devastata dal terremoto e dal successivo tsunami del 2011. Da allora, l’acqua radioattiva – sia quella che filtra dalle falde acquifere sia quella utilizzata per raffreddare i reattori – si è accumulata nel sito. La TEPCO (Tokyo Electric Power Company) e il governo giapponese affermano che le massicce quantità di acqua hanno ostacolato il difficile compito di rimuovere i mortali detriti tossici fusi dai reattori. La decisione ha provocato l'ira di Cina e Hong Kong. Pechino accusa il governo nipponico di commettere un "atto sbagliato, irrazionale e non necessario". Ma secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica il rilascio controllato non comporta rischi per l'ambiente o per la salute umana. Una tesi sostenuta da tutta la comunità scientifica.
 

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