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Napolitano, Pietro Senaldi: "Il prezzo che l'Italia sta ancora pagando"

Nel mare di ricordi commossi per la morte di Giorgio Napolitano, Pietro Senaldi prova a fare ordine. “L’ex presidente passa per un eroe che ha salvato la democrazia - ha evidenziato - dei suoi trascorsi pre-bellici, caratterizzati dalle simpatie per la destra, nessuno dice niente. Viene dipinto come difensore delle istituzioni, ma fu il primo presidente a fare questo vulnus della Costituzione, che è il rinnovo del mandato. Ebbe il merito di cercare di transitare il comunismo verso un partito comunista: questa fu la sua grande sconfitta politica, che però determinò la sua vittoria personale, dato che fu scelto per il Quirinale dopo essersi dimostrato un comunista moderato. Fu uno dei più grandi nemici di Berlusconi - ha ricordato Senaldi - un po’ strizzando l’occhio a Fini e poi spianando la strada a Monti, impedendo lo scioglimento delle Camere e le elezioni. Questo è un vizio che l’Italia ha pagato per anni - ha chiosato - e soprattutto da questo secondo vulnus nacquero i populismi”. 

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