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Israele, il figlio della coppia di italiani dispersi: "Perché pensiamo siano stati rapiti"

"Pensiamo che i nostri genitori siano stati rapiti e non uccisi. Prima di tutto perché a oggi, a differenza dei parenti di altre famiglie che vivevano nel kibbutz, non abbiamo ricevuto notizie relative alla loro morte, e in secondo luogo perché ci siamo confrontati con altre persone nel kibbutz che ci hanno detto che la casa era vuota ed era stata bruciata, quindi tendiamo a pensare che siano stati rapiti". Lo afferma in un'intervista all'Associated Press Nadav Kipnis, figlio di Eviatar Moshe Kipnis e Liliach Lea Havron, i due coniugi italo-israeliano di 65 e 60 anni che risultano dispersi dopo l'attacco effettuato sabato mattina da Hamas alla loro casa nel kibbutz di Be'eri, nel sud di Israele, vicino al confine con la Striscia di Gaza.

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