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Autismo, attenzione ai comportamenti compulsivi del bambino, ce ne parla la neuropsichiatra

La neuropsichiatra Valeria Mannino parla a LiberoTv dei disturbi dello spettro autistico (DSA): sono condizioni in cui le persone hanno difficoltà a stabilire relazioni sociali normali, hanno difficoltà a parlare o non parlano affatto, e assumono comportamenti compulsivi e ritualistici. Inoltre, manifestano difficoltà di comunicazione e relazione con gli altri. Schematicamente possiamo dividere le diverse manifestazioni dello spettro autistico in autismo ad alto funzionamento (soggetti capaci di comunicare verbalmente e dotati di un'intelligenza normale o addirittura superiore, tanto da avere a volte straordinarie abilità in molti campi) e autismo a basso funzionamento. La diagnosi, generalmente, non viene formalizzata prima dei 3-4 anni di età (anche se è possibile riconoscere i segnali di rischio per un disturbo della comunicazione e dell’interazione sociale già a 18 mesi) e la sua definizione è considerata  affidabile già a 24 mesi se condotta da personale esperto nel riconoscere i segnali precoci di una disfunzione socio-comunicativa. Esiste generale accordo sul fatto che la diagnosi e l’avvio conseguente di un intervento precoce possa migliorare notevolmente la prognosi dei bambini con ADS e la qualità di vita delle loro famiglie. Per poter raggiungere questo obiettivo è quindi cruciale individuare le migliori pratiche per lo screening e la diagnosi di ASD già nelle prime fasi dello sviluppo.
 

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