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Pensioni, il progetto di Mario Draghi: via Quota 100. Occhio alle novità

La storia ci insegna, ricordiamoci cosa successe al governo Monti-Fornero, che i tecnici che toccano le pensioni si bruciano. Un po’ perché gli italiani le considerano un diritto acquisito e un po’ perché soprattutto nell’ultimo anno funestato dal Covid l’assegno di genitori e nonni ha fatto da salvagente per le famiglie alle prese con la cassa integrazione o la chiusura delle attività. Oggi come non mai se quel salvagente si sgonfia l’Italia va a fondo. Il problema è che Mario Draghi dovrà intervenire per forza sul sistema previdenziale. Quota 100, la possibilità di lasciare il lavoro a 62 anni con 38 di contributi, scade a dicembre e non verrà prorogata. Il punto sarà evitare il cosiddetto scalone, il passaggio dal 2022 dai 62 anni della quota 100, appunto, ai 67 delle pensioni di vecchiaia. Serve insomma un’altra forma di flessibilità. Si è parlato di quota 102, ma la verità è che a oggi nessuno conosce le intenzioni di Draghi, ma tutti sanno che terrà in grande considerazione le indicazioni che gli arrivano dall’Europa. Occhio Supermario perché sulle pensioni gli italiani non fanno sconti.  
 

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