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Pietro Senaldi, perché l'Italia è messa male: "Al coronavirus si è aggiunto il cancro della macchina statale"

Il direttore Pietro Senaldi fa il punto sulla pandemia, sui vaccini e sul numero di morti che purtroppo non accenna a diminuire. Anzi. "Ormai abbiamo raggiunto i 100 mila morti. E' passato un anno dall'inizio della pandemia e non sembra cambiato nulla, le lezioni si tengono a distanza, i ristoranti restano chiusi e le difficoltà sul recovery fund restano marcate. L'unica novità è rappresentata dai vaccini, ma sul piano di immunizzazione siamo in ritardo perché l'Unione europea ha firmato dei contratti capestro e il precedente governo non aveva un piano di distribuzione delle dosi all'altezza. Così all'epidemia Covid si è aggiunto il cancro della macchina statale" 

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