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Risparmi, le banche fanno sul serio: pronte a mettere i tassi negativi sui nostri conti correnti

Crolla il Pil e aumenta la liquidità che gli italiani mettono nei conti correnti. Nell'anno della pandemia il bottino è salito di altri 180 miliardi di euro che porta a quota 1.744 miliardi di euro il tesoretto complessivo che i risparmiatori detengono nei depositi. Effetto incertezza? Probabile, ma anche effetto spaesamento. Siamo un popolo di innamorati dei titoli di Stato e in un contesto macroeconomico nel quale i Btp fino alla scadenza a sei anni danno rendimenti negativi non troviamo soluzione migliore che proteggerci nei nostri conti correnti. 

Ce ne parla il nostro Tobia De Stefano che ha sentito il consigliere delegato di Cfo Sim Massimo Maria Gionso che dà per decisamente probabile l'ipotesi che molti istituti di credito sull'esempio di quelli stranieri (soprattutto in Germania) prevedano tassi negativi sui conti. E l'amministratore delegato di First Capital Vincenzo Polidoro che invece parla delle alternative ai conti e ai titoli governativi legate all'economia reale. Ci sono i Pir ma anche azioni e obbligazioni di società quotate che danno garanzie. Guarda quali sono...

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