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Massimo D'Alema, i socialisti chiedono mezzo milione all'ex leader

I socialisti europei chiedono a Massimo D’Alema mezzo milione di euro: li ha intascati illegittimamente. Guai in vista per l’ex premier ed ex leader della sinistra italiana. La Feps, cioè la fondazione dei socialisti europei, gli ha fatto causa per avere indietro circa 500mila euro percepiti da Baffino quando era presidente della medesima fondazione. La storia, si legge in un articolo di Repubblica, inizia nel 2010, quando D’Alema diventa presidente della Feps. Per tre anni, come i suoi predecessori e i suoi successori, non riceve alcun compenso. Ma dal 2013 al 2017, dopo essere uscito dal parlamento, ottiene dall’associazione circa 120mila euro all’anno. Secondo gli attuali vertici, però, il contratto non era valido essendo stato siglato dal segretario generale ma non sottoposto all’attenzione degli organismi dirigenti. Da qui la richiesta di rimborso. L’ex segretario dei Ds, comunque, non si scompone e rilancia: “Iniziativa immotivata, sarò io a chiedere i danni”. Ecco, col socialismo in crisi, ai compagni non resta che la battaglia della grana…

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