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Periferie, a Milano rifioriscono da Baggio: ritorna la Primavera musicale

Milano in zona gialla non è solo centro storico con i locali aperti. Rifioriscono anche quartieri di periferia che prima del Covid avevano intrapreso un percorso di riqualifica. Costanza Cavalli è andata per Liberotv a Baggio - che si trova a soli 9 chilometri dal Duomo, fino al 1923 era un paese a sé e che in passato è stato nominato sulle pagine dei giornali solo per fatti di cronaca nera - da dieci anni ha una rassegna di musica classica, la Primavera di Baggio, che ha ospitato stelle di grandezza internazionale e ha sempre registrato il tutto esaurito. Dopo la stagione 2020, che è stato possibile realizzare solo via internet, quest'anno si è ripartiti in presenza nella Chiesa Vecchia, con cinque sabati di concerti di pianoforte per 100 spettatori (sempre tutto esaurito) che si concluderanno il 5 giugno. Il pianista Davide Cabassi è ideatore e anima organizzatrice della rassegna. Ne parliamo anche con il presidente del Municipio Marco Bestetti. L'esperienza della Primavera di Baggio è cominciata dieci anni fa, nel periodo in cui in varie città d'Italia era in pieno vigore la sperimentazione di iniziative per riqualificare le aree periferiche disagiate: per fare alcuni esempi, nel quartiere romano di Torpignattara è sorta la Wunderkammern, oggi una delle gallerie più importanti nel settore dell'arte urbana. Ad Afragola, a 10 chilometri dal centro di Napoli, è sorta la porta del sud, una stazione ferroviaria progettata dall'archistar Zaha Hadid; a Palermo sono attivi i Cantieri Culturali alla Zisa, un'ex area industriale convertita in spazi espositivi per ogni arte. 

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