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Farina di origine sconosciuta. Come sapere da dove arriva il grano per produrla

Vuoi sapere da dove arriva il grano utilizzato per fare la farina da un mulino? Devi mandare una email al mugnaio. E non è detto che ti risponda. Sulla tavola del Casalingo di Voghera oggi c’è la farina. Ve ne parlo perché di recente mi è accaduto un fatto che vale la pena di essere raccontato. Su Facebook mi imbatto in un post sponsorizzato dal Molino Tirelli. In pratica un contenuto pubblicitario. Il messaggio è semplice: c’è la foto di tre pacchi di farina. L’integrale, la “0” e la “00”. Dalla foto, però, non si capisce se si tratti di farina 100% italiana oppure di farina ottenuta da grano tenero importato, anche se su una confezione fa bella mostra il tricolore. Così pongo una domanda: «Si può conoscere l’origine dell’ingrediente primario?». Vale a dire il grano. Le risposte che ottengo sono da incorniciare. A tal proposito Attilio Barbieri ha intervistato per Liberotv il professor Stefano Masini, docente di diritto alimentare all’Università Tor Vergata di Roma e componente dell’Osservatorio Agromafie.

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