Cerca
Logo
Cerca
+

Stresa-Mottarone, le parole terribili dei magistrati sui 3 responsabili

“Qua non c’entra la negligenza, il pressapochismo, quell’errore umano che non rende immuni da responsabilità ma almeno genera una certa comprensione. Ci troviamo davanti a chi, a fronte di un proprio interesse, ha preferito mettere a repentaglio la vita degli altri...": queste le parole durissime usate dalla procuratrice del tribunale di Verbania Olimpia Bossi in un’intervista alla Stampa sulla tragedia della funivia del Mottarone che ha portato alla morte di 14 persone e al fermo: Luigi Nerini, amministratore della società Ferrovie del Mottarone, Gabriele Tadini, direttore del servizio ed Enrico Perocchio, caposervizio. “Parliamo di un’impresa che ha violato, per decisione dei responsabili, norme in materia di sicurezza”, ha spiegato il procuratore. Uno dei fermati avrebbe detto che si era scelto di lasciare aperto il freno perché si era sicuri che mai il cavo traente si sarebbe spezzato. Quanto alla cabina 3, che è schizzata nel vuoto, viaggiava col freno disattivato da fine aprile. “Noi magistrati”, ha concluso, "dobbiamo astenerci da giudizi morali, ma qui c’è una gravità di condotta a tutela che smuove la coscienza di chiunque”.

Dai blog