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Anoressia, scatti e ri-scatti di chi non vuole scomparire. La mostra al Pac di Milano

Nove ragazze e un ragazzo affetti da disturbi del comportamento alimentare sono i protagonisti della nuova mostra di “Ri-scatti”, dal titolo Fino a farmi scomparire che Nicoletta Orlandi Posti racconta in questa nuova puntata di ART'è. Ideata e organizzata dal PAC di Milano e da Ri-scatti Onlus, che realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia, l'esposizione - come raccontano Stefano Corso, direttore di Ri-scatti, e Anna Maria Farina dell'associazione Erika - si propone di superare il mito occidentale della magrezza come sinonimo di bellezza e di perfezione, sottolineando tuttavia come questo non rappresenti la causa prima della malattia. Cento fotografie raccontano storie diverse tra loro, di sofferenza, di paura, nelle quali l’idea di poter controllare lo stimolo della fame e di vivere senza il cibo diventano gli unici obiettivi da perseguire per poter annullare la propria fisicità, quasi in un disperato tentativo di voler scomparire. Curata dal conservatore del PAC, Diego Sileo, l’esposizione racconta le esperienze di Alessandra, Alessia, Anna, Emanuela, Emanuele, Federica, Giulia, Silvia, Sofia e Teresa che, dopo un workshop di tre mesi, hanno trovato il coraggio e la forza di raccontarsi con la macchina fotografica in mano, di mostrarsi con tutte le loro fragilità e insicurezze, provando anche a sensibilizzare l’opinione pubblica su forme di dolore troppo spesso ignorate, considerate da molti un solo capriccio adolescenziale o addirittura una moda giovanile. La mostra è gratuita e merita di essere vistita.

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