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Ddl Zan, il Pd alla canna del gas: ora lo "mettono" sui cartelloni stradali, l'ultima ossessione

Cosa c'entra il ddl Zan con i monopattini? In apparenza nulla, ma quei geni del Pd che in Senato non sono riusciti a fare approvare la legge anti-omofobia, che porta il nome di un loro deputato, hanno escogitato un mezzuccio per mettere insieme le battaglie sul gender e i cartelli stradali. La questione in sintesi è la seguente: Alessia Rotta e Raffaella Paita, parlamentari dem, hanno infilato in un articolo del decreto Infrastrutture su “sicurezza nei trasporti e nella circolazione stradale” un emendamento che di fatto vieta sulle strade qualunque tipo di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o stereotipi di genere offensivi o discrimini in base all'orientamento sessuale. Insomma, tutto quello che il ddl Zan propugna. Peccato che Lucio Malan, di Fratelli d'Italia, abbia scoperto il trucchetto e le associazioni Pro Vita siano insorte gridando alla censura “inaccettabile”. E l'ennesima polemica sui gay è servita.

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