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Nuda davanti agli spettatori: così Marina Abramović ha rivoluzionato l'arte contemporanea

Parlare di arte implica anche quella che ha come oggetto e soggetto il corpo esibito come opera, con la volontà di provocare e scuotere le convinzioni in fatto di arte. Sofia Lipoli, in questa nuova puntata di Art of Change parla dell’artista serba Marina Abramović, una donna che ha portato la body art in una dimensione inesplorata, spesso al limite del masochismo a livello fisico ma anche mentale. E racconta della sua performance a Napoli, nel 1974 doveva rimanere immobile, come fosse un manichino, per sei ore, dalle 20 alle 2 di notte a completa disposizione degli spettatori. Le performance artistiche di Marina fanno rumore, scandalizzano, spesso spaventano  e impressionano per la loro capacità di scavare negli antri più oscuri dell’io, giocando sul limite tra la vita e la morte. Di lei si è detto tutto, c’è chi la ama e chi la odia e chi la ignora, di certo a prescindere dai giudizi, Marina Abramović ha rivoluzionato il mondo della performance art, rendendo ogni sua opera un evento da raccontare e vivere come un’avventura, un viaggio nel profondo di se stessi.

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