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Pietro Senaldi: "Chiudiamo le frontiere ad Austria e Slovenia. Il complesso di inferiorità ci fregherà anche sul Covid"

Un anno fa, di questi tempi, l'Italia entrava nella seconda ondata di Covid, che sarebbe poi stata drammatica. "Meglio di noi", ricorda Pietro Senaldi, condirettore di Libero, nel suo video editoriale di oggi, "stavano la Slovenia e l'Austria che graziosamente hanno chiuso le frontiere all'Italia dicendo: 'certo non ci facciamo contagiare, noi pura razza ariana, dagli italiani appestati". "Adesso", fa notare Senaldi, "a distanza di 365 giorni - merito dei vaccini, merito nostro, merito della fortuna - la situazione si è ribaltata:l'Austria e la Slovenia sono nella disperazione, noi abbiamo una situazione migliore che sta diventando sempre più seria perché il governo traccheggia sulle terze dosi. Ma ovviamente", tuona il direttore, "non ci pensiamo neanche a chiudere le frontiere alla Slovenia e all'Austria". "E allora", incalza Senaldi, "se anche il 'governo dei migliori' ha questo complesso di inferiorità nei confronti di tutti i Paesi stranieri - finanche la Slovenia che è un simpaticissimo territorio ma è una regione dell'Italia, finanche dell'Austria che sono 50milioni in meno degli italiani - non andiamo da nessuna parte". "Basta essere sempre considerati di serie B", aggiunge il direttore che spiega: "quando arrivano gli immigrati tutti tirano su i muri e noi 'avanti c'è posto'; arriva il Covid: se arriva da noi siamo isolati, se arriva da altre parti noi non siamo in grado di difenderci. Questo", conclude amareggiato Senaldi, "è seccante".

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