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Variante Omicron, Fabrizio Pregliasco: "Il virus si sta adattando a noi, ecco perché è un bene"

Paola Natali intervista per Libero Tv Fabrizio Pregliasco, virologo e Presidente di Anpas, l’Associazione nazionale pubbliche assistenze. Cerchiamo di fare chiarezza sulla variante Omicron: i sintomi sono più gravi? Quanto sono protette le persone vaccinate? “Ad oggi la variante Omicron è sotto osservazione: ha una maggiore contagiosità ma sembra determinare forme non pesanti. Gli studi si stanno concentrando sull’efficacia del vaccino anche contro questa mutazione. Ci preoccupa quindi per la sua capacità diffusiva ma può essere che il virus si stia finalmente adattando a noi”. Continua Pregliasco: “La vaccinazione ormai conta più di sette miliardi di somministrazioni nel mondo ed si è dimostrata essere un metodo efficace di contrasto al virus e con probabilità irrisorie che si verifichino eventi negativi. Il dato oggettivo è che questo vaccino non è sperimentale ed è stato fatto con tecnologie usate da anni”. Quando fare la terza dose? “Rinforzare la protezione dall’infezione è importante dopo sei mesi, anche se la doppia dose difende comunque dalle conseguenze più gravi dell’infezione”. Come distinguere i sintomi del Covid da quelli dell’influenza stagionale? “Intanto la vaccinazione anti influenzale va fatta, l’influenza fa circa 10mila morti all’anno. E quest’anno la vaccinazione riduce anche la possibilità di confondere i sintomi del Covid con quelli dell’influenza stagionale”. I bambini e la vaccinazione anti Covid, è bene farla? “Negli Stati Uniti si è già arrivati a tre milioni di dosi somministrate ai bimbi. La probabilità di eventi avversi fastidiosi è di uno su diecimila casi, ed è nulla rispetto alla possibilità, uno a mille, di sviluppare la sindrome immunitaria multisistemica. Credo che i genitori debbano valutare questo, perché la variante Delta si diffonde molto soprattutto tra i bambini”.

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