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Museo Guerra Bianca, "il progressivo scioglimento dei ghiacciai svela nuovi reperti, tasselli della nostra storia"

Paola Natali intervista per Libero Tv l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli e Walter Belotti, presidente del Museo della Guerra Bianca. Il museo è nato nel 1974 a Temù, nella Val Camonica, ad opera di alcuni amici che nel 1984 costituiscono con atto pubblico l’Associazione “Amici del Museo della Guerra Bianca in Adamello”. L’attività del Museo consiste nel censimento, recupero, catalogazione, classificazione, conservazione e valorizzazione dei beni storico-militari relativi alla Guerra Bianca, dai territori che dal Passo dello Stelvio si estendono fin quasi al Lago di Garda. “È una piccola gemma del sistema museale lombardo”, dice l’assessore, “si occupa porzione ristretta di fronte della Prima guerra mondiale. Ma è una parte di grande significato storiografico. Belotti ha costruito un museo con una grande storia e che si è progressivamente ampliato, anche a causa dello scioglimento dei ghiacciai, che nascondono decine di reperti”. Il patrimonio storico è in continuo aumento: “Chi entra nella nostra struttura entra nella storia”, spiega Belotti, “Nel proseguo della visita c’è un’immersione nella Prima guerra mondiale. Si capisce la difficoltà della vita dei soldati, della tragedia che fu, si vedono i proiettili di artiglieria e come sono evoluti tecnologicamente”. “Nella prospettiva di un progressivo scioglimento dei ghiacciai Regione Lombardia farà un provvedimento ad hoc, per tutelare i reperti che verranno ritrovati”, continua l’assessore.

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