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Vivian Maier, la tata che negli anni Cinquanta inventò la fotografia di strada e i selfie. La mostra a Torino

Nicoletta Orlandi Posti, in questa nuova puntata di ART'è, ha visitata la mostra dedicata a Vivian Maier (1926-2009), una delle massime esponenti della cosiddetta street photography, che ha appena aperto nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino. La mostra "Inedita", curata da Anne Morin, e presenta oltre 250 immagini, molte delle quali inedite o rare, come quelle a colori, scattate lungo tutto il corso della sua vita. A queste si aggiungono dieci filmati in formato Super 8, due audio con la sua voce e vari oggetti che le sono appartenuti come le sue macchine fotografiche Rolleiflex e Leica, e uno dei suoi cappelli. Il percorso espositivo tocca i temi più caratteristici della cifra stilistica della "tata fotografa" e si apre con la serie dei suoi autoritratti in cui il suo sguardo severo si riflette negli specchi, nelle vetrine e la sua lunga ombra invade l’obiettivo quasi come se volesse finalmente presentarsi al pubblico che non ha mai voluto o potuto incontrare.

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