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Ucraina, Vittorio Feltri: "La guerra qualcosa di positivo ce l'ha dato"

Vittorio Feltri, direttore di Libero, dedica il suo video editoriale di oggi alle notizie che arrivano dall'Ucraina. "Sono notizie inquietanti che non ci fanno dormire tranquilli. Aspettiamo tutti con ansia", dice Feltri, "l'esito delle trattative, dopodiché vedremo di cosa si tratta e capiremo se la battaglia è destinata a esaurirsi senza aver fatto eccessivi danno o se continuerà". "Non siamo in grado di fare delle anticipazioni, nessuno lo sa", incalza Feltri, "di certo c'è un fatto che riguarda i media". Spiega il direttore: "La guerra tutto sommato qualcosa di positivo ce lo ha dato: non si parla più di covid". "In sostanza" spiega Feltri, "il covid ha occupato per due anni le pagine dei giornali e tutti i notiziari e i talk show della televizione. Ora basta, non parlano più di covid, non parlano più di vaccini, non si dice più niente come se d'incanto fosse sparito il virus". "Sappiamo che non è così", prosegue il direttore, "però l'isterismo dei media è questo: si butta su un argomento quando è d'interesse pubblico e poi non lo abbandonano più rischiando anche di scocciare sia gli ascoltatori che i lettori". "La questione però adesso è un'altra", tuona Feltri che spiega: "La massa non ha capito i veri motivi di questa guerra. In sostanza: che cosa vuole la Russia e che cosa vuole l'Ucraina. Nessuno dice quali sono i veri motivi, forse perché nessuno li conosce e pertanto diventa anche difficile dare un giudizio, seppur approssimativo, su chi possa avere più ragione o più torto. Non siamo in grado di farlo, però", promette Feltri, " mi impegno, attraverso il nostro quotidiano, di fare una sintesi dei motivi che attualmente sono incomprensibili o quantomeno oscuri. Per dare un giudizio bisogna informarsi e noi cercheremo di farlo". "Ve lo garantisco", conclude il direttore.   

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