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Generale Francesco Paolo Figliuolo indagato, Pietro Senaldi: "È uno scandalo. Vi spiego perché"

"Voglio difendere il generale Francesco Paolo Figliuolo ". Pietro Senaldi , direttore di Libero , inizia così il suo video editoriale di oggi. Poi spiega: "La procura di Bolzano lo perché indagato la carriera del figlio mandando il suo reggimento in missione al posto di un altro agevolando così gli scatti di carriera". È la seconda inchiesta di cui è oggetto, che va verso l'archiviazione, per aver ricevuto in regalo degli abiti sartoriali ". "Nessuno fino a un anno fa sapeva il generale Figliuolo", tuona Senaldi. "Aveva cinquant'anni di carriera militare immacolata, perfetta, tanto che è diventato il capo degli Alpini. È bastato che ricevesse un incarico di rilevanza pubblica che ha svolto bene: è riuscito a vaccinare tutto il Paese in strettissimi tempi, un'organizzazione perfetta. Il premio sono due indagini che potrebbero macchiarne l'immagine". "A me non interessa quanto siano fondate le accuse, non essendo io un magistrato", puntualizza Senaldi, "però rilevo che il generale Figliuolo patisce il destino di chiunque in Italia fa qualcosa, ovverosia inguaiarsi". "Se lui se ne stava per i fatti suoi, nell'anonimato", insiste il direttore, "non gli sarebbe successo niente. Siccome, da buon soldato, ha obbedito a un ordine e si è speso per il pubblico bene, è partita la macchina del fango che tende a screditarlo tirando fuori gli abiti di sartoria, che ha aiutato il figlio nella carriera. Non mi interessa se sia vero o no, però questo Paese non andrà mai avanti finché i suoi uomini simbolo anche per delle stupidaggini". "Bisogna a festeggiare chi si spende per il prossimo", conclude Senaldi, "anziché andare alla ricerca dei peccatucci o degli scheletri nell'armadio che bene o male hanno tutti. Primi quelli che li cercano".

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