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"Europa digitale", la strategia di Bruxelles tra cybersicurezza e intelligenza artificiale

Si chiama “Europa digitale” il primo piano di finanziamento europeo per ampliare le competenze digitali dei cittadini e delle imprese, nel tentativo di velocizzare la ripresa economica del post pandemia. Per il programma, che terminerà nel 2027, sono stati stanziati 7,5 miliardi. È composto da cinque ambiti d’intervento che la Ue considera strategici: la high performance computing, ovvero il supercalcolo, l’Intelligenza Artificiale, la cibersicurezza, le competenze digitali avanzate e infine la promozione dell’utilizzo diffuso delle tecnologie digitali nell’economia e nella società. Questi investimenti, si legge sul sito della Commissione europea, “sostengono il duplice obiettivo della transizione verde e della trasformazione digitale e rafforzano la resilienza e la sovranità digitale dell’Unione”. Dal punto di vista geopolitico il programma dovrebbe permettere all’Europa di competere con altri Paesi più avanzati tecnologicamente grazie a nuove competenze professionali. Fil rouge del piano europeo è un modello di sviluppo sostenibile, con al centro le persone più che dati e algoritmi: nei documenti della Commissione Europea (Libro Bianco del 2020, Comunicazioni al Parlamento e al Comitato Economico e sociale e al Consiglio europeo) il richiamo è costante. A questo fine, il programma “Europa digitale” è complementare ad altri strumenti messi a disposizione dalla Commissione: Horizon Europe, il programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione; il programma Cef (Connecting Europe Facility), che promuove investimenti nelle infrastrutture strategiche, come banda larga e 5G; Creative Europe, il programma dedicato all’industria creativa e ai media; Eu4Health, investimenti per la digitalizzazione del settore sanitario; la strategia di trasformazione digitale del settore agricolo, che punta a sfruttare i Big Data per la politica agricola comune (Cap); gli strumenti del Recovery and Resilient Facility, lo strumento europeo che mette a disposizione 723,8 miliardi per la ripresa degli Stati membri dopo la pandemia; InvestEu, lo strumento di finanziamento per stimolare gli investimenti europei.

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