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Pensioni, la legge Fornero di nuovo sul piatto. Incubo per i lavoratori

La riforma delle pensioni arranca e i tempi non consentono di temporeggiare ancora troppo a lungo, ragione per la quale un po' tutti stanno studiando le opzioni sul tavolo. Con lo stop a Quota 102, potrebbe tornare la legge Fornero in versione integrale, ipotesi che spaventa i sindacati che premono per Quota 41, cioè l’uscita dal mondo del lavoro al raggiungimento del quarantunesimo anno di contribuzione (a prescindere dall’età anagrafica), o con 62-63 anni di età. Ma sembra più realistico il piano "in due tempi" di Tridico. Secondo il presidente dell'Inps è sostenibile l'ìpotesi che prevede la possibilità per i lavoratori di andare in pensione da 63/64 anni di età prendendo fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia, cioè 67 anni, solo il rateo della pensione calcolata con il contributivo. Compiuti i 67 anni si prenderebbe anche l’altra parte calcolata con il retributivo. L'unica certezza al momento è che dal 2035 le pensioni saranno calcolate esclusivamente con il sistema contributivo: su quello non ci piove. Infine ragionando sul prossimo anno Ape sociale e Opzione donna saranno confermate

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