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Milano, capitale dei giochi: Rubik, Monopoli, frisbee. E i mondiali sono qui

C'è una Milano che lavora, che produce, che fattura, e c'è una Milano che gioca. Ma oggi non parliamo dei grandi sport come il calcio e il basket che hanno portato il nome della città nel mondo, ma di un universo parallelo in cui il gioco diverte ed educa i ragazzi e fa incontrare le persone intorno a una passione. In questa settima puntata della "Piccola Mela", la nostra rubrica dedicata al capoluogo lombardo, Costanza Cavalli ce ne racconta tre che a sorpresa hanno molto seguito. Uno è di completo relax e due sono quasi sportivi. Uno frenetico e competitivo ma che si fa da seduti, e uno, almeno con il bel tempo, si fa all'aperto e quasi si vola: sono i giochi da tavolo, il cubo di rubik e il frisbee. Per prima cosa siamo andati a Muggiò, a meno di venti chilometri da Milano, dove si è tenuto il campionato mondiale del cubo di Rubik: qui abbiamo parlato con Lorenzo Vigani Poli, presidente di Cubing Italy, tre giovanissimi giocatori, Giacomo Daniele Colò, Daniele Sartori e il francese Diego Alfonso, e infine con Marco Giordano, noto per il suo canale YouTube "Rotten Cuber". Ci siamo poi spostati a Cesano Boscone, dove la "Città del gioco" è pronta a rinascere: la ludoteca di Luigi Iorno, che non era sopravvissuta al Covid, grazie a una raccolta fondi e a un bando comunale, riapre in via Trento. Infine, abbiamo intervistato Francesco Santolin, presidente dell'associazione "Frisbee Temple", alla Barona, e giocatore. L'area, ai margini del Parco Andrea Campagna, è anche un museo dedicato a questa disciplina recentissima, portata a Milano prima e in Italia poi negli anni Settanta da Valentino De Chiara

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