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Regione Piemonte, l'AD Lionel Zangari (CDR): "Rivoluzione automotive: ecco l'impatto sociale"

Paola Natali intervista per Libero Tv Lionel Zangari amministratore delegato di C.D.R., azienda piemontese che tratta prodotti e componenti meccanici ed elettronici per autovetture, e Sandro Iacometti, caporedattore di Libero. Parliamo dello stato di salute delle imprese, a lavoro tra caro bollette e inflazione. "La situazione non è facile", dice Iacometti, "ci sono Regioni che stanno meglio di altre però serve uno sforzo comune tra imprenditori e istituzioni. Finora siamo stati abbastanza fortunati: l'attività economica ancora ha tenuto fino al terzo trimestre del 2022. Speriamo che i prossimi mesi proceda così". Commenta Zangari: "Abbiamo avuto molte problematiche dall'inizio dell'anno scorso, per il rincaro delle materie prime, dai metalli alle plastiche, fino alle spedizioni e gli imballi. C'è stato un aumento a due cifre percentuali dei prezzi". "Tutto il settore dell'automotive è in sofferenza da tanto", sottolinea Iacometti, "e la transizione ecologica metterà a dura prova il comparto. Il nuovo governo parla di obiettivi realizzabili, anche perché la filiera italiana si concentra sui motori termici non elettrici. Quale sarà l'impatto? Questa transizione sarà possibile senza interventi pubblici?". Risponde Zangari: "Le vetture elettriche hanno il 75 per cento in meno di componenti rispetto a una vettura tradizionale. E questo si riverbera sull'intero settore. Il problema non è solo imprenditoriale ma anche sociale. Occhio al numero di famiglie che saranno coinvolte...". Per quanto riguarda le politiche della Regione Piemonte: "Dovrà aprirsi a un confronto con tutte le voci imprenditoriali, ma c'è la buona volontà di essere vicini alle aziende", dice Zangari, "sarà poi l'aspetto burocratico da vagliare". Chiude Iacometti: "Spero che prevalga il buon senso e si possa ragionare concretamente sulle conseguenze di certe decisioni. Credo che il governo sia molto attento a questo tema e farà la sua parte, così come la Regione perché questo settore è un fiore all'occhiello del territorio".

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