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Extinction Rebellion, il blitz degli eco-attivisti in redazione a Libero: "Il mondo è in pericolo, fate qualcosa"

Il blitz dei "gretini" nella redazione di Libero, davanti agli obiettivi dei telefonini. "Siamo come struzzi, con la testa sotto la sabbia", dichiarano in un manifesto i giovani attivisti di Extinction Rebellion, collettivo green vicino alle posizioni di Greta Thunberg. Una manifestazione del tutto pacifica, un sit-in generalizzato visto che vari manipoli di giovani si sono presentati alla stessa ora nelle redazioni milanesi delle più importanti testate giornalistiche italiane. Quotidiani, siti, tv e radio, tutte prese "d'assalto". "Ma non è un attacco, è una richiesta d'aiuto", spiegano una volta entrati. "Il clima non può essere un tema da relegare in fondo a giornali o tg, magari vicino alle pagine degli spettacoli. Dobbiamo parlarne sempre, dobbiamo parlarne ora". 

"Dal 30 settembre al 2 ottobre Milano ospita la PreCOP26 - ricordano i ragazzi -: quaranta nazioni discutono su temi chiave in merito al cambiamento climatico in vista dei negoziati si terranno a novembre alla COP26 di Glasgow". L'obiettivo del primo meeting, nel 1992, era quello di fermare le emissioni dei paesi industrializzati ai livelli del 1990 entro il 2000. Come siano andate le cose, è purtroppo noto. "La sovranità alimentare e la salute umana sono a rischio", ricordano ancora gli eco-attivisti. "L'ultimo report dell'IPCC ci avverte che la crisi climatica è ormai ovunque, che non esiste alcun luogo sulla terra che sia esente dall'impatto del collasso ecologico in atto", tra fenomeni ciclopici tropicali, tempeste, inondazioni, incendi, siccità e caldo estremo. "I nostri governo non stanno facendo nulla", accusano i ragazzi, "cambiare è necessario e per questo ci ribelliamo". Chiedono un maggiore e costante coinvolgimento dell'opinione pubblica, e in questo senso il ruolo dei media è cruciale. "Agiamo in pace - assicurano -, con un amore profondo per questa Terra. Agiamo in nome della vita".

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