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Giuseppe Conte, il retroscena: "Nel mirino ci sono io". Sospetti su Salvini e Di Maio, governo a pezzi

"Qui nel mirino ci sono io". Giuseppe Conte si è fatta questa idea. Dietro il "bombardamento congiunto che ha come obiettivo dichiarato il ministro dell'Economia Giovanni Tria" sui minibot, spiega un retroscena del Corriere della Sera, il premier vedrebbe una manovra a tenaglia di Matteo Salvini e Luigi Di Maio per indebolire lo stesso premier, quasi "una ritorsione" nei suoi confronti.  Leggi anche: "Così trattare è più difficile". Conte, l'ombra del "complotto interno" Di sicuro, il diktat sulla concordia di governo di Conte, pronunciato con una conferenza stampa quasi "solenne" lunedì scorso è di fatto caduto nel vuoto dopo poche ore e anzi la sortita di Lega e M5s sui minibot, negli stessi giorni in cui Conte e Tria hanno intavolato la difficilissima trattativa con la Commissione Ue per scongiurare la procedura d'infrazione per deficit eccessivo contro l'Italia suona quasi come una provocazione a Palazzo Chigi. Tra lunedì e martedì andrà finalmente in scena l'incontro a tre tra il premier e i suoi due vice, difficile che succeda qualcosa di significativo oltre alla (sterile?) conferma che il governo va avanti. Anche perché, probabilmente, l'esistenza o meno di questo esecutivo e soprattutto la sua durata si decideranno lontano da Roma, qualche centinaia di chilometri più in su. A Bruxelles. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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