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Le sardine hanno ucciso il Pd, Martina: "Dopo le regionali nuovo soggetto politico"

Ufficiale: le sardine hanno ucciso il Pd. Ad ammetterlo è Maurizio Martina, ex segretario reggente dei democratici nel trapasso da Matteo Renzi a Nicola Zingaretti. Intervistato dal Corriere della Sera, l'ex ministro dell'Agricoltura parla di "necessità di un cambio di passo, dopo aver condotto in porto la manovra di bilancio. L'esperienza insegna che quando si governa in coalizione nessuno a lungo andare ha rendite utili coi distinguo". Leggi anche: Il video che imbarazza il Pd, quattro gatti in piazza per ascoltare Bonaccini Poi però la riflessione con le conseguenze più esplosive arriva quando si parla del partito: "Sono tra quelli che sostengono l'opportunità di un momento radicale di riprogettazione dopo le regionali - spiega -. Serve un nuovo soggetto democratico. Le piazze e i movimenti di questi mesi indicano un bisogno di protagonismo a cui dobbiamo rispondere con una forte novità di progetto. Bisogna essere ambiziosi e non scontati e il Pd deve mettersi al servizio di questa prospettiva". E chissà che una mano non possa darla pure Mattia Santori, il 31enne bolognese che si è "inventato" le sardine a inizio novembre, a Bologna, proprio per dare una mano al governatore dem uscente Stefano Bonaccini per sbarrare il passo a Salvini e Borgonzoni alle regionali emiliane del 26 gennaio. In questi due mesi, grazie soprattutto ai media compiacenti, è diventato di fatto il leader della "nuova sinistra" pur non dicendo nulla di nuovo. Perfetto, dunque, per il post-Pd.  Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Santori lancia il concertone contro Salvini, il 19 gennaio

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