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Alessandro Sallusti contro Giuseppe Conte: "Premier senza coraggio, così il Vaticano comanda al suo posto"

Il premier Giuseppe Conte non è un cuor di leone, il suo governo è appeso alle elezioni in Emilia Romagna e Calabria ma lui la faccia si guarda bene da mettercela, forse memore della figuraccia che rimediò apparendo sia pur fugacemente e controvoglia nella disastrosa per la sua maggioranza campagna elettorale in Umbria l' ottobre scorso. Lo scrive Alessandro Sallusti nell'editoriale sul Giornale in edicola venerdì 24 gennaio.  Lui, Conte, la faccia non ce l' ha messa, scrive Sallusti, "neppure sul siluramento di Di Maio da leader dei Cinque Stelle nonostante nella vicenda ci sia molta farina del suo sacco. Lui quando c' è un problema va al Quirinale a volte nei palazzi Vaticani a prendere ordini che quasi sempre sono: tu stai zitto, fai finta di niente che ci pensiamo noi". Per approfondire leggi anche: Pietro Senaldi a Tagadà su Giuseppe Conte Già, ma questa volta è tosta, al punto di annullare la sua partecipazione al vertice dei vertici, quello in corso a Davos tra i grandi del mondo. E se uno narcisista ed egocentrico come lui fa questo sacrificio vuole proprio dire che la situazione è grave e che la paura fa novanta. Conte lo ha dimostrato è capace di tutto, le giravolte sono il suo forte. In queste ore più che a Davos il premier deve andare in chiesa a pregare santi e madonne che l' Emilia Romagna resti rossa. E non è detto che un simile miracolo basti a salvargli la poltrona. Il prossimo della lista nera è proprio lui.

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