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Open Arms, Matteo Salvini nei guai peggio della Gregoretti? Le note pronte a mettergli i bastoni tra le ruote

Matteo Salvini torna nel mirino della magistratura. Questa volta è il tribunale dei ministri di Palermo a chiedere l'autorizzazione al Senato affinché si proceda contro il leader della Lega per il caso Open Arms. Una questione analoga alla Gregoretti, ma che - secondo il Corriere della Sera - potrebbe essere più spinosa. Il motivo? A differenza della Guardia Costiera a cui Salvini aveva negato lo sbarco di comune accordo con Giuseppe Conte, qui, sul caso Open Arms, spuntano due note. In entrambe il premier aveva sollecitato l'ex ministro dell'Interno a far sbarcare i minori a bordo della nave. Ragione, questa, che spinge il tribunale a credere che la decisione fu "presa in totale autonomia". E che il suo "non fu un atto politico" ma "un'attività amministrativa" svolta "nell'esercizio delle funzioni". Leggi anche: Matteo Salvini a processo per Open Arms? "Certi giudici fanno politica nel nome di un partito" L'imbarcazione della Ong rimase bloccata per 19 giorni con 164 stranieri, ma le violazioni contenute nel capo di imputazione riguardano soltanto quello che accade a partire dalla decisione del Tar che aveva ritenuto illegittimi gli atti di Salvini. Il Corriere infatti riporta la relazione nella quale viene specificato che "il 15 agosto il ministro Salvini sottoscriveva una nota di risposta ad una precedente missiva del 14 agosto del presidente Conte, con cui lo si era invitato ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori presenti sull'imbarcazione". Urgenza alla quale il premier bis faceva riferimento anche nella seconda lettera senza successo. Solo il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha sbloccato la situazione obbligando il Viminale a far scendere i migranti. 

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