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Matteo Salvini picchia duro: "Non rispondo agli attacchi, il centrodestra si riscostruisce". Con o senza Giorgia Meloni?

Poco dopo le 15, è iniziato l'attesissimo consiglio federale della Lega in via Bellerio a Milano, storico quartier generale del Carroccio. Il partito, dopo gli esiti della partita Quirinale, si riunisce e pensa al futuro. 

Il tutto in un contesto di guerriglia nel centrodestra, con gli alleati in ordine sparso: Giorgia Meloni che non si sbilancia nemmeno sull'alleanza alle prossime elezioni e che mena fendenti contro Salvini. Poi Forza Italia, da cui si levano voci critiche verso tutti gli altri alleati. Dunque il grande centro, quello di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro, accusato proprio dalla Lega di alto tradimento, in primis sul non-voto ad Elisabetta Casellati nei giorni della corsa al Colle.

E prima dell'inizio del consiglio federale, Salvini si è concesso per qualche breve dichiarazione ai giornalisti: "Facciamo il punto soprattutto sul futuro. Io lavoro per unire, non dividere, non rispondo agli attacchi. No, non rispondo a Giorgia Meloni e a chi critica, né da destra né da sinistra. Ci sono dei problemi incombenti, un CdM già domani, incontrerò Mario Draghi: quello che mi interessa è ottenere l'allentamento delle restrizioni-Covid, il diritto alla scuola per tutti", taglia corto il leghista. 

"Leggo bizzarre ipotesi di divieto di scuola per bambini di sei-sette anni distinguendo tra vaccinati e non. C'è il tema della riforma del catasto, quello dell'energia, su cui oggi fortunatamente sono stati dati i primi soldi. Al consiglio federale della Lega parleremo di questo, anche di chi nel centrodestra ha fatto mancare i suoi voti. La proposta della Lega sarà unitaria e rivolta al futuro", rimarca Salvini. Infine, una battuta sul futuro del centrodestra: "La Lega è compatta e il centrodestra si ricostruisce, non c'è problema". Con o senza Giorgia Meloni...
 

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