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Giuseppe Conte incontra Draghi: "Non guardiamo alla durata del governo". Il gelo in una frase

Tra Mario Draghi e Giuseppe Conte è andato in scena un faccia a faccia sul filo del gelo istituzionale e politico. Il capo del Movimento 5 Stelle, già alle prese con la guerra intestina con Luigi Di Maio scatenata dalla partita del Quirinale, è stato uno dei più fieri sostenitori della necessità di tenere il premier a Palazzo Chigi. Più che fiducia nell'operato di Draghi, un veto a "promuoverlo" presidente della Repubblica. E, giurano fonti vicine all'ex numero uno della Bce, il diretto interessato non l'avrebbe presa molto bene".

Nel menù del vertice ristretto il piatto forte era il programma economico del governo, ma le tensioni sul Quirinale si riverberano inevitabilmente sull'agenda delle prossime settimane. "Il MoVimento 5 Stelle c’è, è presente, abbiamo parlato di un patto con i cittadini - spiega Conte all'uscita del vertice -. Non ci piace parlare di patto di fine legislatura, dobbiamo guardare non tanto alla durata ma alle priorità dell’azione di governo. Ho trovato il premier assolutamente consapevole e disponibile a lavorare in questa direzione, può contare sul sostegno del Movimento".

"Non sono stato qui a parlare di caselle di governo, ma delle urgenze dei cittadini - ha sottolineato ancora l'avvocato ed ex premier, respingendo le maliziose supposizioni della vigilia -. E’ questa la nostra linea, manteniamo la parola. Ho ribadito al premier Draghi la nostra massima compattezza per sostenere e anzi rilanciare l’azione di governo. E’ quello di cui il Paese ha bisogno. Le priorità sono tantissime, le sofferenze e le difficoltà a livello sanitario, economico e sociale sono diffuse, come ieri ci ha ricordato il presidente Mattarella nel suo splendido discorso"

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