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Meloni da Zelensky, improvviso blackout: la battuta raggelante

Un improvviso blackout ha interrotto per pochi secondi la conferenza stampa congiunta di Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky a Kiev, dopo il faccia a faccia sulla guerra tra la premier italiana e il presidente ucraino. "Russia...", scherza Zelensky con amara ironia. Al ritorno della luce in mancanza della tradizione simultanea delle parole del presidente ucraino la premier si improvvisa traduttrice traducendo in inglese una domanda di una giornalista italiana e poi aggiunge scherzando: "Presidente operaio". Una involontaria (forse) citazione di un ben noto slogan di Silvio Berlusconi. E proprio al Cav, leader di Forza Italia che nei giorni scorsi non era stato tenero con lui, Zelensky ha voluto dedicare una replica assai dura e polemica. 

"Io credo - ha spiegato Zelensky poco sorridente - che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare o la moglie dovuto cercare da mangiare". 

Dall'Italia è il senatore azzurro Mau​rizio Gasparri a rispondere al capo di Stato ucraino: "Zelesnsky sta sotto le bombe e quindi esprime il suo punto di vista ma per noi, come Forza Italia, contano i voti a favore dell'invio di armi e di aiuti all'Ucraina espressi finora. Noi siamo preoccupati soprattutto del rischio di una escalation militare e Berlusconi si sta ponendo il problema. Lui sta sempre una casella avanti e come è successo nel 2001 a Pratica di mare e poi con Gheddafi, anche ora con le sue dichiarazioni sull'Ucraina ha dimostrato che si pone la questione su come si possa aprire un tavolo di pace e avviare negoziati".

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