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Niki Lauda, l'incidente di Nurburgring. i 55 secondi che cambiarono per sempre la sua vita

L'incidente al Gran Premio di Germania del 1976 cambiò per sempre la vita di Niki Lauda. Il pilota, morto oggi a 70 anni, ne uscì con il volto sfigurato e i polmoni danneggiati. Nonostante questo continuò a gareggiare e a vincere. Lo schianto contro una recinzione durante la gara sulla pista tedesca di Nurburgring avvenne a una velocità di 200 chilometri. "L'impatto è stato così violento che il casco mi si è tolto da solo", disse dell'incidente. La sua Ferrari fu avvolta dalle fiamme e per tirarlo fuori dalla macchina ci vollero 55 secondi. All'ospedale un prete gli diede l'estrema unzione, viste le sue condizioni. "Ma non volevo morire, volevo continuare a vivere", disse Lauda quattro decenni dopo l'incidente. Leggi anche: Niki Lauda morto a 70 anni. Mito di F1 e Ferrari, il dramma in pista al Nurburgring e i trionfi Ma non ha solo continuato a vivere, ha continuato a combattere. Solo 42 giorni dopo l'incidente, era di nuovo al volante conquistando il quarto posto nel Gran Premio d'Italia a Monza, chiudendo la stagione come secondo classificato dopo il rivale britannico James Hunt. "Ritornare rapidamente faceva parte della mia strategia, per non stare seduto a casa e pensare al motivo per cui mi era successo", disse. Dopo lo schianto Lauda non tolse più il suo berretto rosso. Il suo fisioterapista inizialmente glielo fece indossare per tenere le bende sulla testa, ma lui continuò a indossarlo in modo che le persone lo guardassero negli occhi senza farsi distrarre dalle parti della sua testa ustionata.

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