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In bici a rotta di collo: salti e cadute, lo spettacolo del downhill

Adrenalina e spettacolo in una Val di Sole baciata dal bel tempo, dove lo scorso fine settimana davanti a oltre 20mila persone si sono disputati i campionati del mondo di downhill, una sorta di discesa libera in sella a speciali mountain bike. Teatro della sfida la mitica Black Snake, la micidiale pista di Daolasa, paragonata per difficoltà alla Streif di Kitzbühel. Dominatori della kermesse i biker inglesi, con il 24enne Danny Hart strepitoso nel bissare il titolo 2011 e la raggiante Rachel Atherton (28 anni) al terzo trionfo iridato, il secondo consecutivo. Festa grande anche per l'Italia, che celebra la vittoria della 17enne bolzanina Alessia Missaggia nella categoria juniores. Ma la domenica è stata anche ricca di clamorose cadute: se in molti casi i biker si sono rialzati solo con qualche contusione, in alcune occasioni hanno dovuto abbandonare, come capitato a Manon Carpenter, finita a terra poco dopo il via e rialzatasi con la clavicola destra rotta. Altre volte lo spavento è stato grandissimo, con il pubblico rimasto a lungo col fiato sospeso, soprattutto nel caso di Ter Bersselaar: l'olandese si è cappottato proprio sull'ultimo salto, rimanendo accasciato al suolo. Portato via in elicottero, per fortuna non ha riportato danni né alla testa, né alla spina dorsale. di Tommaso Lorenzini

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