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Tokyo 2020, Vito Dell'Aquila scelto da Palazzo Chigi: "Più libero dopo il vaccino", la lezione del ventenne d'oro

A vent’anni Vito Dell’Aquila ha fatto una cosa bellissima. Ha vinto un oro olimpico a Tokyo 2020 nel taekwondo (categoria 58 kg) e ha mandato un messaggio di normalità e semplicità a tutti i suoi coetanei, e non solo. Quando lo scorso marzo doveva decidere se vaccinarsi o meno, Vito non ha avuto alcuna esitazione e adesso è stato scelto da Palazzo Chigi tra i campioni olimpici italiani a sostegno della campagna vaccinale.

In un’intervista rilasciata a Repubblica nei giorni seguenti il successo a Tokyo 2020, Dell’Aquila ha raccontato la sua esperienza: “Il 15 marzo ho fatto la prima dose con AstraZeneca, a inizio giugno la seconda. I motivi? Il primo è la voglia di proteggere i miei genitori e mio nonno, che all’epoca già stava poco bene e poi purtroppo è mancato. Io sono giovane, non ho mai avuto davvero paura per il virus, a parte per le ricadute potenziali sul mio rendimento a taekwondo. Mi ero preoccupato per loro che hanno un’altra età”.

Una volta vaccinato, Vito ha ricominciato a vivere e ad allenarsi più serenamente: “Il giorno in cui ho fatto il vaccino mi sono sentito subito più libero. Ero felice di stare finalmente in mezzo alla strada e più sicuro nel vedere e incontrare gente. Per me è stato molto importante anche dal punto di vista sportivo perché da lì ho iniziato a sentirmi bene dopo aver sofferto moltissimo durante il periodo del lockdown”.

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