Roma, (askanews) - La legge sull'Olocausto approvata in Polonia ha suscitato reazioni contrastanti tra i polacchi. "Penso che la situazione si calmerà - dice questa abitante di Varsavia - e che ci spiegheranno i motivi, in quanto popolo polacco". "E' passato molto tempo da quando sono state prese misure efficaci per proteggere la Polonia - sottolinea quest'uomo - quindi non vedo l'interesse di questa legge". "Credo che questa legge rappresenti un peccato per la Polonia sulla scena internazionale". "Su questo tema occorre molto tatto e cautela - dice questa insegnante in pensione - penso che queste discussioni arrivino un po' troppo tardi. Doveva avvenire prima, ma comunque non è tardi". La legge, approvata in Senato, dovrà ora ricevere la firma dal presidente polacco e ha l'obiettivo di difendere l'immagine del Paese all'estero. Il testo prevede fino a tre anni di carcere per chiunque si riferisca ai campi di prigionia nazisti come a campi "polacchi" o per chi accusi la Polonia di complicità con i crimini della Germania nazista.
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