'Ndrangheta, 8 arresti a Milano: frodi nel settore dei metalli
Milano, 14 lug. (askanews) - Le mani della 'ndrangheta su i fondi per l'emergenza Covid. E' quanto è emerso da una complessa indagine della Dda su alcune frodi all'Iva nel settore dei
metalli. E' emerso che una persona inserita in una cosca mafiosa ha ottenuto contributi a fondo perduto e voleva beneficiare anche di quelli per le imprese per l'emergenza Covid-19.
Otto persone sono state arrestate a Milano, sono accusate di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale aggravata dal metodo mafioso, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e bancarotta.
Sono stati sequestrati beni, tra cui aziende e disponibilità finanziarie, per 7,5 milioni di euro. Contestato l'autoriciclaggio per mezzo milione di euro attraverso conti in Inghilterra e Bulgaria.
L'inchiesta ha svelato "una complessa frode all'Iva nel settore del commercio di acciaio" con fatture false e attraverso società "cartiere" e "filtro", anche all'estero, intestate a prestanome.
Le imprese erano di fatto gestite da affiliati al clan che fa capo a Lino Greco, una "cosca federata" a quella di Cutro che fa capo a Grande Aracri.