Scontri Tovuz, azerbaigiani in Italia manifestano a Montecitorio
Roma, 21 lug. (askanews) - Una manifestazione per sensibilizzare sulle provocazioni militari delle forze armate di Yerevan nel distretto di Tovuz, al confine tra Azerbaigian e Armenia, che hanno già provocato diverse vittime. L'ha organizzata fuori da Montecitorio, lunedì 20 luglio, il Consiglio di coordinamento degli azerbaigiani in Italia. A spiegare i motivi del sit-in è Meryam Xanim Sefirlik, componente del Consiglio di coordinamento.
"Noi siamo qui perché vogliamo che la nostra voce sia sentita dai politici italiani per condannare le ultime provocazioni dell Armenia contro l Azerbaigian e la loro aggressione contro il nostro popolo".
Ai microfoni di askanews, l ambasciatore azerbaigiano in Italia, Mammad Ahmadzada, riflette sulla situazione: "Sono 30 anni che l'Azerbaigian è vittima delle aggressioni militari dell'Armenia, che ha occupato il 20 per cento del territorio dell Azerbaigian riconosciuto a livello internazionale, inclusa la regione del Nagorno Karabakh e i sette distretti adiacenti. Abbiamo più di un milione di rifugiati, profughi azerbaigiani che provengono da tutte queste zone occupate. L'Armenia non rispetta il diritto internazionale e non rispetta numerosi documenti adottati da molti organismi internazionali, incluso il Consiglio di Sicurezza dell'ONU".
"Crimini impuniti aprono la strada a nuovi crimini, per cui dal 12 luglio l'Armenia ha iniziato un avventura militare contro l'Azerbaigian attaccando le posizioni dell'esercito dell'Azerbaigian, anche territori popolati densamente, sul confine di stato tra l'Azerbaigian e l'Armenia. Di conseguenza sono stati uccisi dodici soldati dell'esercito dell'Azerbaigian, anche un civile di 76 anni. Sono state ferite molte persone e sono state danneggiate molte case".
Ahmadzada analizza i motivi che hanno portato a quella che definisce una "avventura militare dell'Armenia": "Innanzitutto la situazione molto difficile, domestica, a livello politico-economico-sociale, anche deteriorata con la situazione del Covid-19. ( ) Le attuali provocazioni militari dell Armenia non avvengono su territori occupati, ma stiamo parlando di una zona abbastanza lontana dai territori occupati: il distretto di Tovuz dell'Azerbaigian, sul confine di stato tra l'Armenia e l'Azerbaigian, quindi l'obiettivo dell'Armenia era coinvolgere terze parti a questa sua provocazione militare. Il distretto di Tovuz è una zona strategica soprattutto per il trasporto di energia del petrolio e del gas dal Mar Caspio verso i mercati internazionali e anche l'Europa".
"L'Armenia" prosegue l'ambasciatore "ha sicuramente l'obiettivo di impedire il funzionamento di questi progetti che hanno importanza anche per l'Europa in termini di avere accesso all'energia alternativa anche a nuovi mercati. Non è un caso che queste provocazioni militari dell'Armenia siano iniziate tre mesi prima del completo funzionamento del corridoio che porterà il gas dall'Azerbaigian a molti Paesi, Italia inclusa".