Mattarella ricorda stragi del 1980: dolore, memoria, verità piena
Bologna, 30 lug. (askanews) - "Partecipare al dolore, ripetere il dovere della memoria e ribadire l'impegno per la verità". Questo il senso della visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla stazione dei treni di Bologna, dove ha incontrato i familiari delle 85 vittime e dei feriti dell'attentato del 2 agosto 1980, per ricordare la strage di 40 anni fa, insieme a quella di Ustica (il 27 giugno 1980) con 81 morti.
"La mia presenza qui ha questo significato: partecipazione al dolore che rimane per quanto è avvenuto; solidarietà della Repubblica a questo dolore; dovere del ricordo e della memoria perché non si smarrisca mai la consapevolezza di quanto è avvenuto e della gravità di quanto è avvenuto e di quanto va impedito per il futuro". E poi "ribadire l'esortazione e sollecitazione a sviluppare ogni impegno per la verità, con ogni elemento documentale o non documentale che possa contribuire a raggiungere pienamente la verità".
Il ricordo non basta - ha concluso Mattarella, si deve fare di tutto per raggiungere la piena verità:
"L'esigenza di piena verità, l'esigenza di giustizia, di verità completa che è stata perseguita con determinata e meritoria ostinazione dall azione giudiziaria, dalla sollecitazione dei cittadini, dei familiari delle vittime contro ogni tentativo di depistaggio e di occultamento".