Hong Kong pronta a lockdown duro, strategia "zero-Covid" fa flop
Roma, 28 feb. (askanews) - Hong Kong potrebbe imporre un lockdown duro, in stile cinese, con i cittadini in quarantena a casa. È l'annuncio delle autorità della regione amministrativa speciale della Cina, mentre la strategia "zero-Covid" sembra fare flop e il numero dei morti legati al virus rimane alto.
Due anni di severe restrizioni tese a non avere contagi hanno tenuto a bada il virus, ma ora la variante Omicron, altamente trasmissibile, ha rivelato le debolezze del sistema e c'è il rischio di un focolaio di massa.
La leader di Hong Kong, Carrie Lam, ha da poco escluso un lockdown nella metropoli e ordinato ai 7,4 milioni di residenti di sottoporsi a un test anti-Covid a marzo. Ma la ministra della sanità, Sophia Chan ha confermato - intervistata da una radio locale - che la quarantena per tutti è ancora un'opzione sul tavolo. "Da una prospettiva di sanità pubblica - ha spiegato Chan - per ottenere i migliori effetti da un test obbligatorio per tutti, dobbiamo ridurre i movimenti delle persone almeno in parte".
Le dichiarazioni di Chan avvengono il giorno dopo che un importante funzionario della Cina continentale, Li Dachuan, impegnato in una taskforce congiunta con le autorità di Hong Kong ha descritto il lockdown come "l'approccio ideale e migliore per ottenere i migliori effetti dei test di massa".
Hong Kong ha annunciato 26mila nuovi contagi e 83 morti domenica 27 febbraio. Prima di questa ondata, la città ha registrato 12.000 casi in totale dall'inizio della pandemia. Secondo i media locali, gli ospedali sono sotto pressione da settimane e le autorità hanno confermato che le camere mortuarie sono piene.