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L'Amiata Piano Festival torna ad incantare il pubblico

Roma, 1 lug. (askanews) - Il pianoforte, strumento eclettico e prezioso, come ogni anno al centro dell'Amiata Piano Festival, una rassegna dedicata a novizi e appassionati con le sue proposte tradizionali, sperimentali ma sempre ricche di fascino. Quest'anno spiccano in particolare le trascrizioni di Franz Liszt per pianoforte della sinfonie di Beethoven. La serata inaugurale, come sempre all'interno del Forum Fondazione Bertarelli, ha proposto un'esecuzione per due pianoforti della Nona da parte di Louis Lortie e Maurizio Baglini.

"Questa trascrizione per due pianoforti diventa emozionante come quella per orchestra, direi di più, una cosa inaspettata. La conversazione tra i pianoforti è molto forte, l'aspetto di scambio, di accesso a questa esperienza divina" dice Lortie.

Il ciclo delle sinfonie trascritte da Liszt si spalmerà su due anni e in questa stagione si concluderà con un music master. Il direttore del festival, Maurizio Baglini: "Abbiamo sempre fatto in modo che Amiata Piano Festival fosse un trampolino di lancio per giovani già meritevoli di stare sul palco insieme a persone che sono conclamati artisti di fama internazionale. Quest'anno il progetto è a cura di Louis Lortie che ha curato assieme a me la scelta di questi giovani che vengono da tutto il mondo"

Il Festival attraversa la musica da camera in ogni sua forma, dal recital al duo, fino all'ottetto e al potente "Carnevale degli animali" di Camille Saint-Saens. Il 26 agosto un esperimento innovativo, un ecoconcerto per paesaggio sonoro del Gran Paradiso e violoncello. Silvia Chiesa, violoncellista e artista residente del Festival, spiega: "Con l'acoustic designer Enrico Montrosset abbiamo ideato un progetto dove ci sarà una registrazione dei suoni della natura del Gran Paradiso che verranno diffusi all'interno del Forum in quadrifonia. Il pubblico sentirà uccellini, rondini, aquile, non voglio svelare tutto, e, all'interno di questi suoni, io giocherò col mio strumento. Eseguirò musiche di compositori come Bach, fino ad arrivare ai giorni nostri, ma interagirò con i suoni della natura, facendo dei giochi di estemporanea improvvisazione".

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