I primi turisti tornano sull'Isola di Pasqua
Roma, 5 ago. (askanews) - Atterrato sull'Isola di Pasqua, territorio insulare cileno nel Pacifico, il primo volo di turisti dopo due anni di chiusura a causa della pandemia. Accolti da danze tradizionali e collane di fiori e da un enorme cartello colorato con la scritta "Iorana!", il tradizionale saluto di benvenuto nella lingua Rapa Nui degli indigeni, 228 passeggeri sono sbarcati dal primo volo commerciale della compagnia cileno-brasiliana Latam.
"Sono emozionata, è un sogno venire sull'Isola di Pasqua e ancora di più sapere che è il primo viaggio che si fa qui dopo la pandemia - racconta Carolina Maulen, arrivata da Santiago - questo lo rende ancora più bello, sono ancora più emozionata".
E Juliette Hotus, delegata del governo di Rapa Nui, spiega: "È la più grande speranza che la comunità possa avere. Oggi la comunità è felice che questo accada, quindi siamo tutti convinti che l'isola non può chiudere di nuovo, che dobbiamo andare avanti e che questa apertura deve essere sostenibile nel tempo".
L'Isola di Pasqua è una delle destinazioni turistiche più visitate del Cile per i paesaggi e le iconiche statue Moais. Prima della pandemia riceveva circa 160.000 visitatori all'anno, con due voli al giorno. Ma con il Covid in Cile, l'attività turistica è stata completamente sospesa. Sull'isola si sono registrate poche infezioni e nessuna grave. E ora si riapre ma con gradualità. Due voli a settimana, richiesti certificato di vaccinazione e tampone negativo nelle ultime 24 ore. I turisti potranno restare per un massimo di 30 giorni.