Cerca
Cerca
+

Russia, un gruppo armato rivendica l'attentato a Daria Dugina

Mosca, 22 ago. (askanews) - Ci sono più piste per individuare i responsabili dell'attentato in cui è rimasta uccisa Darja Dugina. La figlia dell'ideologo nazionalista russo Aleksandr Dugin è morta sabato sera nella regione di Mosca per l'esplosione di un ordigno piazzato sulla vettura su cui stava viaggiando. Secondo diversi media russi, l'obiettivo dell'attentato era il padre che avrebbe dovuto essere sull'auto, ma che all'ultimo ha cambiato programma.

L'attentato è stato rivendicato dall'Esercito repubblicano

nazionale, un gruppo clandestino che lavora all'interno della Russia e si dedica al rovesciamento del regime di Putin, ha affermato Ilya Ponomarev, ex membro della Duma russa che è stato espulso per attività anti-Cremlino.

Dugin, ideologo del Russkij Mir (Mondo russo) è ritenuto ispiratore della politica del presidente russo Vladimir

Putin. Il Russkij Mir è l'idea alla base della guerra in Ucraina, perché presuppone la difesa dei russi ovunque si trovino: e il Cremlino dal 2013 sostiene che Kiev marginalizzi gli ucraini russofoni.

"Se le autorità confermeranno un coinvolgimento di Kiev nella morte di Daria Dugina a Mosca, come sostenuto dal leader della Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, questo significherebbe che Kiev sta perseguendo una politica di terrorismo di Stato. Lo ha detto oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Kiev però nega qualsiasi coinvolgimento. "Non siamo uno Stato criminale, a differenza della Russia, e sicuramente non uno Stato terrorista" ha detto il capo dell'ufficio della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak.

Immagini Afp e Telegram

Dai blog