Italia e Giappone si addestrano insieme con i caccia di quinta generazione F-35
Komatsu, 5 ago. (askanews) - Italia e Giappone si addestrano insieme con i caccia di 5^ generazione F-35.
Quattro jet dell'Aeronautica Militare, scortati da tre aerocisterne KC-767A e un aereo di comando e controllo G-550 CAEW del 14esimo Stormo, con un velivolo da trasporto C-130J della 46esima Brigata Aerea sono atterrati, nella serata di venerdì 4 agosto, nella base di Komatsu, in Giappone, per un'esercitazione congiunta con la Japan Air Self-Defense Force che rappresenta anche una dimostrazione delle capacità di rischieramento (Air expeditionary) a oltre 10mila km di distanza da casa della Forza Armata.
Il lungo viaggio dall'Italia al Giappone è durato un po' più del previsto a causa del tifone che ha devastato alcune regioni giapponesi, prima tra tutte l'isola di Okinawa e che ha costretto i piloti italiani a posticipare l'arrivo di due giorni.
Nei prossimi giorni - ha spiegato il Colonnello Luca Crovatti, comandante del rischieramento in Giappone - i piloti, gli operatori di volo e i tecnici italiani si addestreranno assieme ai colleghi giapponesi della Koku-Jieitai, per condividere tecniche, obiettivi addestrativi e procedure operative. Attraverso eventi come questo, e grazie alla collaborazione su ambiziosi programmi tecnologici come il futuro GCAP (Global Combat Air Programme), il caccia di sesta generazione, Italia e Giappone contribuiranno a innalzare gli standard operativi nel comparto difesa e anche dell'addestramento per le Forze aeree del futuro.
Il Colonnello Atsushi Miyake, Flight Group Commander della Japan Air Self-Defense Force, ha sottolineato l'importanza dei rapporti di collaborazione tra le due forze armate, con alcuni piloti giapponesi che già vengono addestrati nella scuola di volo IFTS (International Flight Training School) di Decimomannu, in Sardegna.